Secondo la MTC (Medicina Tradizionale Cinese) l’inverno è la stagione associata al massimo Yin, cioè al riposo durante cui dobbiamo conservare e custodire le energie all’interno del nostro organismo, evitando di disperderle all’esterno. Anche la natura si ferma e gli animali vanno in letargo.

L’inverno, secondo la MTC, è la stagione associata al rene, l’organo che durante questa stagione viene maggiormente sollecitato e caricato di lavoro. Pertanto, durante l’inverno, dobbiamo cercare di sostenere il rene sia dal punto di vista energetico che nutrizionale.

Il rene è  la “radice della vita”, custodisce la nostra energia originaria, quella che abbiamo ricevuto dai nostri genitori al momento del concepimento e dal cosmo (Jing innato).

Questa energia viene utilizzata per attivare tutti i nostri processi e funzioni cellulari, per riprodurci, per la crescita e lo sviluppo dell’individuo e per difenderci dalle aggressioni esterne (virus, batteri, calore, freddo, umidità, vento e secchezza).

L’energia del rene è un’energia innata che scandisce la durata della nostra vita e che ci assicura longevità e salute. Per questo motivo più riusciamo a preservarla, evitando gli eccessi e gli sprechi,  più lunga e in salute sarà la nostra vita.

Ma come è possibile preservare l’energia del rene evitando di consumarla in eccesso?

Attraverso l’alimentazione noi estraiamo un’energia pura (Jing acquisito) che, se risulta abbondante, va ad aggiungersi a quella innata del rene e così la preserva, assicurandoci longevità e salute. Tuttavia spesso consumiamo alimenti e bevande privi di Jing, cioè alimenti “vuoti” che affaticano soltanto i nostri organi preposti alla digestione senza apportarci nessun beneficio.

Inoltre, per preservare il Jing innato, è molto importante uno stile di vita regolare che rispetti il nostro bioritmo circadiano. L’alterazione del ritmo sonno/veglia, ad esempio, può esaurire il Jing innato poiché la mancanza di sonno è un forte stress per il nostro organismo, così come gli eccessi di una vita sregolata (mangiare di notte, abuso di alcol, uso di droghe ecc.)

Ma cos’è in pratica il Jing di un alimento?

Il Jing di un alimento è la sua energia vitale che possiamo identificare con la sua freschezza e la sua genuinità: l’alimento crudo, fresco, vivo, non sottoposto a processi di trasformazione o conservazione, al giusto stadio di maturazione, integro e il più possibile vicino alla sua forma originaria avrà il massimo Jing.

Certamente non tutti gli alimenti possono essere consumati crudi e la cottura non riduce completamente il Jing dell’alimento, ma è necessario rispettare i giusti tempi e temperature di cottura per non stressare e denaturare troppo l’alimento stesso.

Ecco gli alimenti che maggiormente apportano Jing e sostengono il rene:

• frutta secca (noci, pinoli, mandorle, nocciole, castagne) preferibilmente da sgusciare;
• legumi (da consumare cotti e previo ammollo per renderli più digeribili);
• cereali (riso, orzo, farro, grano, grano kamut, segale, avena, grano saraceno, mais) da consumare in forma integrale cioè non privata del germe che rappresenta la parte ricca di Jing;
• semi oleosi (zucca, girasole, lino, sesamo);
• crostacei (gamberi e gamberoni) che tonificano lo yang del rene;
• cozze e vongole che tonificano il rene.

Quali sapori preferire in inverno per tonificare il rene?

Secondo l’alimentazione energetica, che si basa sui principi della MTC, i sapori da preferire in inverno sono il salato, il lievemente piccante e l’amaro.

L’amaro consolida il rene e lo tonifica; per amaro si intende quello delle verdure amare (cicoria, radicchio, rucola, tuberi e radici ecc.). Anche il cioccolato e il caffè sono indicati, ma in piccole dosi poiché il loro sapore amaro è molto deciso e in eccesso può essere dannoso.

Il salato sempre con moderazione, perché in eccesso danneggia i vasi sanguigni e crea ritenzione di liquidi.

Il piccante mobilizza l’energia e armonizza il rene, sempre in piccole dosi.

Inoltre in inverno sono da preferire i cibi che riscaldano e che fanno trattenere il calore all’interno, come zuppe e minestre calde, tisane anche lievemente speziate che riscaldano molto (es. la cannella è molto adatta all’inverno). Sono invece da evitare le bevande fredde ed bisogna limitare il consumo delle verdure crude perché raffreddano molto.

Quali sono dunque le attività sconsigliate che portano ad un maggior dispendio di Jing?

• Il digiuno prolungato.
• Il saltare i pasti o nutrirsi solo di alimenti “vuoti”, privi di Jing.
• L’alterare i bioritmi sonno-veglia.
• L’eccessivo consumo di alcool o l’uso di droghe.